Val Sermenza. Rima (m. 1.417) – Rifugio Vallè (m. 2.180)

5 07 2011

Itinerario di andata: Rima – Alpe Vallè di sotto – Rifugio Vallè – ore 2,15. Ritorno: Rif. Vallè – Alpe Brusüccia – Rima – ore 2,00

Attraversiamo il paese di Rima ammirando le stupende baite in pietra con i balconi fioriti da   bellissimi gerani rossi e lobelie blu. Lasciamo Rima e seguiamo il sentiero 91 che sale dolcemente tra i pascoli. Attraversiamo il torrente saltando su blocchi di pietra posti a “distanza di passo”. Il sentiero ora si fa più faticoso. Entriamo nel bosco e, al bivio, prendiamo il sentiero 91a che sale a destra e raggiungiamo l’Alpe Vallaracco1600 metri e ci ristoriamo alla piccola fontana.

Proseguiamo e raggiungiamo l’ Alpe Vallè di sotto (1746 m.), qui la montagna si apre in un alpeggio dove alcune mucche e una cavalla pascolano placidamente. Nel fondovalle si vede Rima col suo bianco campanile, alle nostre spalle il rifugio è là, in alto sopra di noi.

 

 

 

 

La salita prosegue ripida, non ci sono tratti pianeggianti ed è tutta sotto al “baton dal sol”.

Dopo due ore di cammino ecco il bel rifugio dell’ Alpe Vallè costruito interamente in pietra. Ad accoglierci due simpatici bambini, i figli dei gestori, saranno loro nel pomeriggio ad indicarci il sentiero 91 per scendere.

Il sentiero del ritorno più lungo ma panoramico passa per l’alpe Brusüccia (1943 m.). Lo percorriamo in circa 2 ore.

 

 

 

 

Il percorso ad anello proposto è sicuramente tra i trekking più belli e interessanti della valle.

Nonostante sia una salita abbastanza ripida, specialmente nell’ ultimo tratto, è un sentiero alla portata di tutti ed inoltre gli alpeggi, i pendii coperti di rododendri fioriti, le spumeggianti cascate rendono la camminata interessante ad ogni passo offrendo irresistibili scorci visivi davanti ai quali non si può non fermarsi per osservare, per uno scatto o semplicemente per riprendere fiato.

Al rifugio poi la genuina cordialità dei gestori unita alla buona cucina a base di polenta ristora la pancia e l’animo. Per chi, invece, preferisce un veloce pic-nic ci sono a disposizione comodi tavoli e panche dove fermarsi, rifocillarsi e godere della bella vista sulla valle.

Curiosità: Rima San Giuseppe (Arimmu o Ind Rimmu in lingua walser, Rima in piemontese) è un paese di origine walser  situato nella val Sermenza attraversata dall’ omonimo torrente. È il comune più alto della provincia di Vercelli con i suoi 1.417 metridi altitudine. Vi si trova il museo della Casa del marmo, o “Museo del Marmo Artificiale”.

Rima, 03-07-2011  ‘mour





Rima – Colle del Mud

28 07 2010

 

Rima è l’ultimo paese della Val Sermenza e con i suoi 1.417 metri di altitudine è il comune più alto della provincia di Vercelli. Fu fondata intorno al XIV secolo da alcune famiglie walser provenienti dalla comunità di Pietre Gemelle che comprendeva i territori di Riva Valdobbia e Alagna. Nel cuore del centro storico del paese possiamo trovare testimonianza della colonizzazione walser nell’architettura caratteristica di alcune abitazioni.

Nel 1800 Rima era famosa presso le corti europee per l’arte, quasi alchemica, del marmo artificiale, una miscela di polvere di gesso e scagliola che, riproduceva lo stesso impatto tattile e visivo del marmo naturale, riducendone però i costi di estrazione. In paese è possibile visitare il Museo Gipsoteca “Pietro Della Vedova” dove sono custoditi oltre 170 capolavori dell’artista.

Inserita nel Parco Naturale Alta Valsesia, in un ambiente incontaminato, Rima offre molte possibilità per il trekking: una rete di mulattiere e sentieri collegano questa località alla Valle Anzasca e ad Alagna.Noi abbiamo deciso di salire al Colle del Mud (2.324 m.) percorrendo il sentiero n. 96 che costituisce un tratto della Grande Traversata delle Alpi (GTA) e insieme del Grande Sentiero Walser che attraversa la Val Sermenza. Partiamo dalla bella piazza con il fontanone seguendo il sentiero n. 92. Lasciate le ultime case del paese arriviamo ad un bivio dove si imbocca sulla sinistra il sentiero n. 96. La mulattiera, costruita a fine ‘800 dall’Ing, De Toma, sale ripida in un folto bosco di larici, risparmiandoci, in questa prima parte del percorso, dal sole cocente.

In poco più di un’ora si raggiunge l’alpeggio Valmontasca (1.819 m.). Proseguiamo su pendii di rododendri fioriti, genziane e ranuncoli, avendo sulla sinistra l’imponente parete del Tagliaferro.

La salita adesso è più dolce e in trenta minuti si arriva all’Alpe Vorcu (2.078 m.). Il sentiero continua costeggiando una pietraia e con un’altra ora di cammino giungiamo al colle, che si apre tra il Tagliaferro a sinistra e il corno Mud a destra. Sull’altro versante con l’itinerario n. 8 si scende a Pedemonte di Alagna, noi lo seguiamo per un breve tratto, raggiungendo quota 2.264 m dove troviamo il Rifugio Ferioli.

Alcuni links utili: http://www.parcoaltavalsesia.it/  http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Traversata_delle_Alpi    http://www.walser-alps.eu/sehenswuerdigkeiten-landschaft-erleben-it/der-grosse-walserweg-1   http://www.via-alpina.org/

‘mour